Il cognome Malinverni 

Non esiste nessuna attestazione scritta nota agli specialisti che possa stabilire una data di nascita di questo nome di famiglia. Esistono presso varie fonti opinioni diverse e non confermabili  storicamente.

Alcune fonti attestano che con molta probabilità il cognome Malinverni si è formato dal soprannome dato a persone abitanti in zone particolarmente esposte ai rigori invernali.

Altre fonti fanno riferimento ad un’'origine più prettamente toponimica, individuando in un paese della provincia pavese, Inverno, il centro di nascita e diffusione.

Questa ultima ipotesi può essere surrogata dalla distribuzione del cognome in Italia, che vede una forte concentrazione nel Nord-Ovest, in particolare nelle provincie di Pavia, Vercelli, Novara, Biella, Lodi, Milano. 

Esistono inoltre altri toponimi come “Malinvern” in provincia di Cuneo e “Malinverno”, monte del Trentino.
Come sempre accade, dal nomignolo si è formato nel tempo il cognome.

Dall’'analisi degli elenchi telefonici risulta che in Italia esistono 427 riferimenti al cognome Malinverni ed esistono 368 riferimenti alla variante Malinverno; vi sono quindi circa 800 ricorrenze a famiglie con cognome comune.

Ipotizzando che esista un numero quasi equivalente di donne sposate (80%) , il cui numero di telefono famigliare sia riferito al cognome del marito ed esista una percentuale del 35% di figli ancora in famiglia avremo una presenza di circa 1.700 individui col cognome nelle due varianti (Malinverni e Malinverno), ovvero circa 3 persone per 100.000 abitanti.

L'immagine che segue riporta la presenza percentuale del cognome Malinverni in Piemonte e Lombardia ed evidenzia una densità molto elevata nelle provincie di Pavia e Vercelli. Il dato si riferisce al numero di individui registrati sugli elenchi telefonici, per cui può essere inteso come numero di famiglie.

Densita


La mia famiglia

Il cognome della mia famiglia deriva da un'’area ben precisa, ovvero dalla città di Crema in provincia di Cremona.
Il cognome Malinverni in tale provincia è oggi presente quasi esclusivamente nella città di Crema, per cui, credo, che i miei “pro-cugini” siano quasi tutti a Crema.

In Crema, l'unico vago ricordo è che la famiglia di mio nonno gestiva un'esercizio commerciale di macelleria.
La famiglia di mio padre si è trasferita a inizio 900 a Milano, ove ho ancora alcuni “cugini”, mentre mio padre si è spostato a Vercelli nel 1947-1948.

Origine del cognome [1]

L'uso del cognome come identificativo di una famiglia si fa risalire all'antica Roma. Infatti, se nei tempi arcaici veniva usato un solo nome, già negli ultimi secoli della Repubblica romana le persone libere adottavano tre nomi (tria nomina)
    * praenomen (che distingueva l'individuo ed era paragonabile al nome proprio di persona contemporaneo),
    * nomen (che denotava la gens di appartenenza, paragonabile all'odierno cognome),
    * cognomen (che era un soprannome, il più celebre esempio è Cicerone (Cicero) noto così a causa di un grosso porro che aveva sulla faccia).

Verso il V secolo la distinzione fra nomen e cognomen si fa sempre più sfumata e diventa comune l'uso di un nome unico (detto supernomen o signum), con le caratteristiche di non essere ereditato e di avere un significato immediatamente comprensibile (ad esempio il nome imperiale Augustus che significa "consacrato dagli auguri" o "favorito da buoni auspici").

Dopo la caduta dell'Impero romano, ogni persona veniva identificata dal solo nome personale, di cui venivano usati vezzeggiativi in ambito familiare. Tali nomi venivano a volte riferiti anche alle caratteristiche della persona, alla provenienza o alla paternità.
L'avvento della religione cristiana e le ripetute invasioni barbariche facilitarono la diffusione di nuovi nomi che si aggiunsero ai nomi già in uso.

A seguito della grande crescita demografica avvenuta in Europa tra il X secolo e l'XI secolo, divenne sempre più complicato distinguere un individuo da un altro con il solo nome personale.
Tra le principali difficoltà nell'individuare bene una persona e registrarla, deve essere valutata la condizione medievale di chi fuggiva dai feudi per vivere nei centri abitati: ci si registrava nelle corporazioni municipali fornendo il nome e la provenienza (Montanaro, Dal Bosco, ecc.) oppure un pregio o difetto fisico (Gobbo, Rosso, Mancino, ecc.) oppure un mestiere (Sella, Ferraro, Marangon, ecc.), e dopo un anno solare il feudatario perdeva il diritto di riportarsi al feudo il fuggitivo.
Si rese quindi necessario identificare tutti gli individui appartenenti alla medesima discendenza con un altro nome. Nacque così il cognome moderno, che poteva essere originato da una caratteristica peculiare delle persone, come ad esempio la loro occupazione, il luogo d'origine, il loro stato sociale o semplicemente il nome dei genitori: "Rossi" (il cognome più diffuso in Italia) potrebbe far riferimento al colorito della carnagione o dei capelli di qualche antenato; "Fiorentini" probabilmente provengono originariamente da Firenze, "Di Francesco" potrebbe indicare "figlio di Francesco".

In Italia, l'uso dei cognomi è inizialmente una prerogativa delle famiglie più ricche. Tuttavia tra il XIII secolo e il XIV secolo l'uso si estende agli strati sociali più bassi.

Il Concilio di Trento del 1564 sancì l'obbligo per i parroci di tenere un registro dei battesimi con nome e cognome, al fine di evitare matrimoni tra consanguinei.

I cognomi derivano principalmente da tre fonti:
    * onomastica (da nomi propri di persona): 40%
    * toponomastica (nomi comuni o generici o propri di luogo): 35%
    * soprannomi: 25%

In generale, è comune per le donne cambiare il proprio cognome con quello del marito dopo il matrimonio e trasmettere ai figli il cognome del padre.

Da questo punto di vista, è vistosa l'eccezione dell'Italia.
Nonostante il codice civile all'art. 143-bis preveda che la "moglie aggiunge al proprio cognome quello del marito" l'attuale normativa sul Diritto di famiglia prevede che la moglie conservi il suo cognome di nascita e questa aggiunta non viene riportata in alcun documento (carta d'identità, patente, passaporto) rimanendo quindi del tutto teorica. E' possibile aggiungere, su richiesta, nei documenti ufficiali la dicitura ... coniugata xxxx, ma la donna che volesse realmente modificare il cognome aggiungendovi quello del marito dovrebbe intraprendere una complessa pratica burocratica dall'esito incerto.

Alcune nazioni, ad esempio il Giappone o la Romania, non permettono che la moglie mantenga un cognome diverso da quello del marito. Altre nazioni permettono di mantenere il cognome da nubile, ma il cambio è in qualche modo suggerito o incentivato. Altre nazioni ancora permettono l'opposto, cioè che l'uomo prenda il cognome della moglie. Alcune persone scelgono di mantenere entrambei cognomi, spesso uniti con un trattino. 

In Italia figli nati da coppie legalmente sposate prendono automaticamente il cognome del padre. In Spagna e nei paesi ispano-americani i figli assumono sia il primo cognome del padre che il primo della madre, con l'eccezione di Argentina ed Ecuador, dove i figli assumono solo il cognome paterno. In Portogallo e in Brasile i figli assumono, nell'ordine, il primo cognome della madre e il primo cognome del padre.

In alcuni Paesi, in particolare negli Stati Uniti, capita sempre più spesso che una coppia decida di chiamare il figlio con il cognome della madre, o comunque di aggiungerlo e anteporlo al cognome paterno: ad esempio, in una coppia in cui il cognome di lui è Williams e quello di lei Hayes una figlia può essere chiamata Julia Hayes Williams, dove Julia Hayes è il nome e Williams il cognome. 

Dati statistici sui cognomi italiani
Nella tabella che segue sono presentati i primi dieci cognomi italiani con più alto rango di occorrenze a livello nazionale, elaborati da dati inerenti agli utenti telefonici privati portatori del cognome; nella colonna di sinistra i dati elaborati da un rilevamento del 30 settembre 1979 a cura di Emidio De Felice, mentre a destra la recente eleaborazione dagli elenchi telefonici:

I primi 10 cognomi italiani

De Felice
Elenchi
Diffusione



 
 1
Rossi
Rossi 67.994
 2
Ferrari
Russo 47.581
 3
Russo
Ferrari 39.221
 4
Bianchi
Esposito
 34.104
 5
Colombo
Bianchi
 28.235
 6
Esposito
Romano
 26.214
 7
Ricci
Colombo
 26.916
 8
Romano
Ricci

 9
ContiMarino

10
CostaGreco


In Italia esistono 350.000 cognomi e circa 7.000 nomi propri.

 

Fonti

[1] http://it.wikipedia.org/wiki/Cognome

 
 
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